Martedì 03 Maggio 2016 – LUCCA
Mi è stato detto di scrivere qualcosa che vada ad illustrare meglio la storia della nostra città e, con vero piacere, mi appresto a cominciare questa avventura descrivendo una delle Feste lucchesi che abbiamo appena vissuto: quella della Santa Croce di maggio.
Mi è stato detto di scrivere qualcosa che vada ad illustrare meglio la storia della nostra città e, con vero piacere, mi appresto a cominciare questa avventura descrivendo una delle Feste lucchesi che abbiamo appena vissuto: quella della Santa Croce di maggio.
Il 3 maggio, la Chiesa cattolica celebra la
festa dell’Invenzione della Santa Croce (invenzione = ritrovamento), festa che
per noi lucchesi riveste una notevole importanza, anche se spesso viene confusa
con la Festa per il ritrovamento del nostro Volto Santo.
In verità, la festa del 3 maggio ha origini ben
diverse e più antiche, infatti la si fa risalire al IV secolo dopo Cristo,
quando Elena, madre dell’imperatore romano Costantino, fece abbattere un tempio
pagano edificato in Gerusalemme sopra il Santo Sepolcro di Gesù.
Dallo scavo emerse una grotta in cui, il 3 di
maggio, furono rinvenute le tre croci del Calvario. Su di una di queste
compariva ancora (…...) il cartello posto sopra quella del Cristo ma, per
maggior sicurezza, il Vescovo Macario di Gerusalemme volle che le tre croci
fossero testate, avvicinandole al corpo di una giovinetta gravemente ammalata. Al
terzo tentativo la giovinetta si alzò perfettamente guarita, confermando al
Vescovo l’autenticità di quella Croce.
Elena volle che la Croce fosse divisa in tre
parti: una da conservare in Gerusalemme presso la Chiesa del Santo Sepolcro,
una venne spedita a Roma presso la Basilica di Costantino e la terza a
Costantinopoli, dove rimase sino al 1204, quando i soldati partecipanti alla IV
crociata (indetta proprio contro Costantinopoli) se ne impadronirono facendone
perdere ogni traccia.
Nel 1970, a seguito della riforma liturgica, la
Chiesa Cattolica ha rimosso dal calendario della forma ordinaria del rito
romano la Festa di maggio anche se a Lucca essa continua ad essere
celebrata ed avere una grande risonanza.
Per noi lucchesi la festa è legata all'immagine del Volto Santo che, rivestito dei suoi paramenti più ricchi, viene esposto al
pubblico dei fedeli. Anticamente la cappella era sigillata per tutto l’anno e
veniva aperta esclusivamente in occasione delle due feste della Santa Croce,
per cui era tradizione popolare recarsi in Duomo per potersi avvicinare alla
tanto amata immagine su cui giuravano re ed imperatori. L’importanza della
festa era legata anche all'arrivo della primavera, che stimolava gli abitanti
delle frazioni più lontane, spesso isolati per tutto l’inverno, a raggiungere
la città sede di Fiere e Mercati dove potevano comprare merci e viveri.
In questi anni, la Compagnia Balestrieri Lucca,
in riconoscimento della sua serietà e dei suoi meriti, ha avuto il privilegio
di poter offrire il servizio di Guardia alla Cappella, onore in antico
riservato solo ai membri della confraternita del Duomo e prima ancora ai nobili
cittadini. Questo onore ci consente di accedere alla cappella, garantendo che
il pubblico non possa arrecare danni o offese alla Sacra Immagine ed ai tesori
che con essa sono esposti.
Massimo Baldocchi
Vicario della
Compagnia Balestrieri Lucca
Nessun commento:
Posta un commento