LE VIE DI LUCCA
Voglio cominciare oggi una piccola
rubrica volta a cercare di chiarire il perché le vie di Lucca portino i loro
nomi. Per prima avrei pensato di spiegare il toponimo di quella che più di ogni
altra sintetizza l’immagine stessa della nostra città:
VIA FILLUNGO
Congiunge Canto d’Arco
con Piazza Santa Maria e deve il suo nome al Castello del Fillongo che la
famiglia Falambrina possedeva in Garfagnana. I Falambrina, nobile famiglia
lucchese sin da prima del 1000 era feudataria dei castelli di Segromigno e del
Fillongo ed aveva le loro case proprio davanti al Canto d’Arco. I Falambrina godevano di molteplici privilegi
fra cui quello di poter essere i primi a rendere omaggio ai nuovi Vescovi all’atto
del loro insediamento e nello Statuto comunale del 1308 il loro nome è compreso
nell’elenco dei nobili. Nel 1308 dovettero subire l’esilio per la loro fede
ghibellina e poterono rientrare in Lucca con l’avvento di Castruccio Castracani.
Nel 1331 furono presenti al Giuramento di Fedeltà a Giovanni di Boemia.
Il toponimo “Fillongo” è
molto antico ma fino alla seconda metà dell’800 non indicava tutta la strada
bensì solo il tratto iniziale della stessa in quanto era divisa in tre parti:
Il primo tratto compreso fra Canto d’Arco e la Piazza dei Mercanti si chiamava
Via Fillongo, il secondo che andava sino
a via degli Angeli e via Mordini si chiamava “Via Pantera” e quello successivo
fino a Piazza S. Maria si chiamò
dapprima “Prima Ruga di Borgo” e successivamente “Via Grande” e poi “ Via di
Porta S. Maria di Borgo”.
Il nome Fillongo fu
cambiato all’inizio dell’800 quando in alcune carte compare come Fil-Lungo il
che lascia pensare che i nostri antenati abbiano voluto indicare le sue
caratteristiche di strada stretta e lunga.
VIA CANULEIA E VIA CHEREA
Queste due strade che
congiungono Via Mordini a Via dell’Anfiteatro ed i due toponimi fanno
riferimento al nome di due personaggi della storia romana: Caio Canuleio
(tribuno della plebe nel 445 a.C. cercò di creare l’uguaglianza fra le varie
classi sociali) e Cassio Cherea (capo dei Pretoriani che uccisero l’imperatore
Caligola invocando il termine dell’Impero ed il ritorno ad una repubblica). Cosa c’entrano questi personaggi con Lucca?
Niente! Forse la loro vicinanza all’anfiteatro contribuì a determinarne il nome
che fu dato a queste strade da coloro che ripristinarono in Lucca la Repubblica
Democratica portandovi le idee di romanità e libertà volute dalla Rivoluzione
Francese che in questi personaggi vide i precursori dei propri ideali.
VIA DEL BASTARDO
Strada che unisce via
Brunero Paoli con Via della Quarquonia deve il suo nome ad una fortificazione particolare
con le caratteristiche del Mastio che sorgeva dove ora è il baluardo di San
Salvatore e la Casa del Boia. Questa fortificazione, costruita nel XV secolo contribuì
a rinforzare le difese esterne dei Borghi che in quegli anni erano protetti da
palizzate collegate alle mura del 1200. In pratica il nome è riferito a tutta
la zona proprio per ricordare questa grande opera di difesa esterna.
deriva il suo nome dal termine latino "fractus" che significa rotto, spezzato da cui "Fracta" che significa siepe o macchia. In antico questo luogo era detto "in Lischia" che è il nome dei faggi per cui se ne deduce che era sede di un bosco di faggi. Detta zona era famosa perché nel 1195 fu sede di una feroce scontro fratricida fra gli abitanti delle Porte (antiche divisioni della città) di San Frediano e San Donato contro quelli delle Porte di San Gervasio, San Pietro e di Borgo guidate rispettivamente da Rodolfo Viviani e da Lotto da Chiari.
VIA DELLA FRATTA
deriva il suo nome dal termine latino "fractus" che significa rotto, spezzato da cui "Fracta" che significa siepe o macchia. In antico questo luogo era detto "in Lischia" che è il nome dei faggi per cui se ne deduce che era sede di un bosco di faggi. Detta zona era famosa perché nel 1195 fu sede di una feroce scontro fratricida fra gli abitanti delle Porte (antiche divisioni della città) di San Frediano e San Donato contro quelli delle Porte di San Gervasio, San Pietro e di Borgo guidate rispettivamente da Rodolfo Viviani e da Lotto da Chiari.
Massimo Baldocchi
Vicario della Compagnia Balestrieri Lucca
Nessun commento:
Posta un commento