mercoledì 8 agosto 2018

Le Vie di Lucca

Mercoledì 08 Agosto 2018 - LUCCA

LE VIE DI LUCCA

Voglio cominciare oggi una piccola rubrica volta a cercare di chiarire il perché le vie di Lucca portino i loro nomi. Per prima avrei pensato di spiegare il toponimo di quella che più di ogni altra sintetizza l’immagine stessa della nostra città:

VIA FILLUNGO
Congiunge Canto d’Arco con Piazza Santa Maria e deve il suo nome al Castello del Fillongo che la famiglia Falambrina possedeva in Garfagnana. I Falambrina, nobile famiglia lucchese sin da prima del 1000 era feudataria dei castelli di Segromigno e del Fillongo ed aveva le loro case proprio davanti al Canto d’Arco.  I Falambrina godevano di molteplici privilegi fra cui quello di poter essere i primi a rendere omaggio ai nuovi Vescovi all’atto del loro insediamento e nello Statuto comunale del 1308 il loro nome è compreso nell’elenco dei nobili. Nel 1308 dovettero subire l’esilio per la loro fede ghibellina e poterono rientrare in Lucca con l’avvento di Castruccio Castracani. Nel 1331 furono presenti al Giuramento di Fedeltà a Giovanni di Boemia.
Il toponimo “Fillongo” è molto antico ma fino alla seconda metà dell’800 non indicava tutta la strada bensì solo il tratto iniziale della stessa in quanto era divisa in tre parti: Il primo tratto compreso fra Canto d’Arco e la Piazza dei Mercanti si chiamava Via Fillongo, il secondo  che andava sino a via degli Angeli e via Mordini si chiamava “Via Pantera” e quello successivo fino a Piazza S. Maria  si chiamò dapprima “Prima Ruga di Borgo” e successivamente “Via Grande” e poi “ Via di Porta S. Maria di Borgo”.
Il nome Fillongo fu cambiato all’inizio dell’800 quando in alcune carte compare come Fil-Lungo il che lascia pensare che i nostri antenati abbiano voluto indicare le sue caratteristiche di strada stretta e lunga.

VIA CANULEIA E VIA CHEREA
Queste due strade che congiungono Via Mordini a Via dell’Anfiteatro ed i due toponimi fanno riferimento al nome di due personaggi della storia romana: Caio Canuleio (tribuno della plebe nel 445 a.C. cercò di creare l’uguaglianza fra le varie classi sociali) e Cassio Cherea (capo dei Pretoriani che uccisero l’imperatore Caligola invocando il termine dell’Impero ed il ritorno ad una repubblica).  Cosa c’entrano questi personaggi con Lucca? Niente! Forse la loro vicinanza all’anfiteatro contribuì a determinarne il nome che fu dato a queste strade da coloro che ripristinarono in Lucca la Repubblica Democratica portandovi le idee di romanità e libertà volute dalla Rivoluzione Francese che in questi personaggi vide i precursori dei propri ideali.

VIA DEL BASTARDO
Strada che unisce via Brunero Paoli con Via della Quarquonia deve il suo nome ad una fortificazione particolare con le caratteristiche del Mastio che sorgeva dove ora è il baluardo di San Salvatore e la Casa del Boia. Questa fortificazione, costruita nel XV secolo contribuì a rinforzare le difese esterne dei Borghi che in quegli anni erano protetti da palizzate collegate alle mura del 1200. In pratica il nome è riferito a tutta la zona proprio per ricordare questa grande opera di difesa esterna.

VIA DELLA FRATTA

deriva il suo nome dal termine latino "fractus" che significa rotto, spezzato da cui "Fracta" che significa siepe o macchia. In antico questo luogo era detto "in Lischia" che è il nome dei faggi per cui se ne deduce che era sede di un bosco di faggi. Detta zona era famosa perché nel 1195 fu sede di una feroce scontro fratricida fra gli abitanti delle Porte (antiche divisioni della città) di San Frediano e San Donato contro quelli delle Porte di San Gervasio, San Pietro e di Borgo guidate rispettivamente da Rodolfo Viviani e da Lotto da Chiari.



Massimo Baldocchi
Vicario della Compagnia Balestrieri Lucca

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