Mercoledì 05 Settembre 2018 - LUCCA
LE MURA DI LUCCA _ 2 parte
ARTIGLIERIA
Ogni baluardo era fornito di un adeguato numero
di cannoni di grosso calibro e di cannoni di minor gittata nominati “traditori”
perché posizionati negli orecchioni dei baluardi e puntati non verso la
campagna bensì verso il torrione adiacente. Questi cannoni, solitamente
caricati a mitraglia, dovevano servire a sparare su eventuali nemici che,
superati i fossati e le difese esterne, fossero giunti sin sotto le mura. In
tutto le Mura furono dotate di 124 cannoni di grosso calibro, 46 di piccolo
calibro e di due enormi colubrine da 12.000 libbre (1 libbra = 0,454 kg). Purtroppo,
della nostra artiglieria non rimane più nulla, infatti l’arsenale della
Repubblica (che conteneva la spada e la corazza di Castruccio Castracani e lo
schioppo di Niccolò Piccinino) venne completamente prelevato dall’esercito
austriaco del Generale …………. che nel 1799 entrò in città abbattendo la
Repubblica Oligarchica.
I principali tipi di cannone usati per la
difesa delle mura erano:
- FALCONETTO: capace di sparare palle del peso di circa 2/4 libbre – tirava a circa 300 passi (circa 240 mt);
- FALCONE: capace di sparare palle del peso di circa 6 libbre – tirava a circa 500 passi (circa 400 mt);
- SAGRO: capace di sparare palle del peso di circa 8/10 libbre – tirava a circa 800 passi (circa 640 mt);
- PETRIERA: capace di sparare palle del peso di circa 10 libbre – tirava a circa 800 passi (circa 640 mt);
- COLUBRINATO: capace di sparare palle del peso di circa 12/16 libbre – tirava a circa 1000 passi (circa 800 mt);
- MEZZA COLUBRINA: capace di sparare palle del peso di circa 20/30 libbre – tirava a circa 1200 passi (circa 960 mt);
- COLUBRINA: era il cannone più grosso capace di sparare palle del peso di circa 40/60 libbre – tirava a circa 1600 passi (circa 1300 mt);
- Poi esistevano dei Pezzi più piccoli detti NANI
Ma dopo averle costruite queste mura dovevano
essere custodite e pertanto si dovette studiare un adeguato metodo di guardia e
di difesa di cui vi parlerò in una prossima serata.
PROCEDURE
DELLA DIFESA DELLA CITTÀ
Lucca, sin dal tempo del libero comune, non
aveva mai avuto un suo esercito fisso ricorrendo, in caso di necessità,
all’assoldamento di truppe mercenarie. La difesa della città era però affidata ai
suoi cittadini che, in caso di allarme prendevano le armi ed accorrevano in
difesa delle mura. Le leggi lucchesi, fino al 1570, prevedevano che tutti i
cittadini, in età compresa fra i 17 ed i 70 anni, dovessero costituire la
Milizia con severi obblighi di periodici e costanti allenamenti nell’uso e
manutenzione delle armi. Dopo il 1570 venne stabilito che la milizia fosse
composta da 1500 cittadini in età fra i 18 ed i 50 anni. All'interno di ogni casa di Lucca era affisso
un foglio su cui si leggeva che la casa apparteneva al Terziere di ..............,
Gonfalone di .............., e Pennone di .............. ed in caso di allerta (annunciata
dal suono a martello della campana di Palazzo e dal rullo dei tamburi) tutti i
residenti si dovevano recare nella piazza del Pennone per poi raggiungere
quella del Gonfalone e di lì, infine, recarsi a difendere il tratto di mura
loro assegnato. Questo aveva lo scopo di evitare caos fra i difensori che, così
diretti, erano in grado di coprire in pochissimo tempo tutto l’anello delle
mura garantendo una difesa pronta ed accurata.
Gli spazi antistanti le nuove mura erano
completamente liberi e percorsi da un fossato di medie dimensioni che comunque
poteva essere deviato in modo da allagare tutta l’area degli spalti creandone
uno enorme.
Ma le mura ebbero bisogno anche di una
guarnigione stanziale in grado di custodire e mantenere in funzione le
artiglierie e di garantire la guardia sia diurna che notturna.
Dove si conservavano le armi della Milizia
cittadina? Le armi bianche e gli schioppi erano ordinatamente conservati presso
l’armeria di Stato che aveva sede nella Cittadella mentre i cannoni e le
polveri erano stivati all’interno dei sotterranei dei baluardi. Dette armi
erano portate nei centri di raccolta dei miliziani solo in occasione di
allarme.
I SOLDATI
ADDETTI ALLE MURA
E i soldati di guardia dove vivevano? Presso ogni baluardo fu realizzata una
costruzione detta Casermetta con lo scopo di offrire spazi di rifugio per i
soldati delle mura. Una casermetta era anticamente divisa in alcuni locali che
prevedevano il dormitorio per la truppa, la cucina, la sala di soggiorno con il
camino e l’appartamento dell’ufficiale responsabile del baluardo.
Ogni Baluardo era custodito da 1 Commissario, 1 Connestabile, 3
bombardieri ed un certo numero di Soldati
delle mura. (il cui numero variava a seconda del baluardo passando dai 12
del baluardo di San Frediano ai 26 di quello di San Pietro). Era inoltre dotato
1 Alfiere, 1 sergente e 2 tamburi destinati
alle ronde di sorveglianza ed a rispondere alle chiamate notturne che ogni
quarto d’ora venivano effettuate dal Portone dell’Annunziata.
La carica di Commissario era affidata a cittadini lucchesi in età fra i 30 ed i
60 anni nominati dal Consiglio Generale fra coloro che avessero effettivamente
combattuto. Rimanevano in carica sei mesi e potevano essere rieletti per altri
sei. Il suo primo compito iniziava alla
sera all’imbrunire quando doveva recarsi al Palazzo per ritirare la parola
d’ordine di quella notte che era ogni giorno diversa. Alle ore Una e Mezza
doveva salire sul Baluardo per controllare la sorveglianza e la difesa. Nel
caso avesse abbandonato senza autorizzazione la pena erano 5 anni di esilio e
se avesse fatto entrare qualcuno di notte senza la parola d’ordine la pena
erano due tratti di corda, l’inibizione dai pubblici uffici e una pesante
multa; se colui che era entrato era un lucchese altrimenti rischiava fino alla
morte. Di notte doveva provvedere alla scelta, tramite sorteggio, di coloro che
avrebbero composto la ronda e verificarne l’esecuzione cosa di cui rispondeva
agli Anziani.
Nei giorni festivi tutti i soldati dovevano
restare schierati lungo le mura ed anche lui era obbligato
a trattenersi nel baluardo.
Il Connestabile
(sottufficiali addetti ai turni di guardia) aveva l’incarico di guidare le
ronde notturne e che la lampada del corpo di
Guardia fosse sempre accesa.
Bombardieri (sottufficiali addetti
alle armi) – avevano l’incarico di controllare l’efficienza delle armi e la
cura del loro mantenimento.
Soldati
delle Mura
– avevano l’incarico di effettuare la guardia alle mura posizionandosi sul parapetto.
Erano dotati di armi proprie (archibugio, fiasca, munizioni e spada) e quando
erano di guardia agli spalti dovevano avere anche un’arma in asta (lancia,
alabarda, ecc.). Essi montavano la guardia nelle garitte esterne all’una di
notte e non potevano abbandonare il loro posto senza preciso ordine pena severe
punizioni. Toccava a loro vigilare che, di notte, nessuno portasse animali a
pascolare nei prati fuori delle mura. All'interno di ogni baluardo erano
conservate le polveri, le palle per i cannoni, le armi per gli uomini della
milizia, i cavalli e quant'altro potesse servire in caso d'assedio.
Massimo Baldocchi
Vicario della Compagnia Balestrieri Lucca
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