Mercoledì 25 Luglio 2018 - LUCCA
LA SPADA E LA ROSA D’ORO DEL GONFALONIERE
Voglio parlarvi oggi di due oggetti che siamo soliti portare in sfilata e
che, i più, non ne conoscono le origini ed il significato: La Spada e la Rosa
d’oro del Gonfaloniere.
LA SPADA
La spada è sempre stata, per il possessore, il segno che ne denunciava la
condizione militare o cavalleresca e, per questo segnacolo di status sociale.
Nell’antica Roma non occorreva portarla bensì era sufficiente apparire
cinti di ciò che la sosteneva: il cingulum militiae.
A livello statale, intese come esplicite icone del potere, ci sono le spade
di stato e le spade cerimoniali.
Le prime sono presenti nel tesoro della corona e compaiono in pubblico solo
nelle ricorrenze più importanti.
Le seconde sono armi singolari e vengono utilizzate per dimostrare un segno
di rispetto e riconoscenza a capi di stato e/o comandanti militari: Il
conferimento avveniva durante cerimonie il cui scopo era di mettere in evidenza
il potere e l’autorità di chi la riceveva, ma anche di chi la donava. Pur
discendendo da armi, per la sovrabbondanza di incisioni e per l’uso di metalli
nobili e pietre preziose, il loro scopo non era più quello della guerra bensì
erano sinonimo di nobiltà.
Una variante della spada è lo stocco che è contraddistinto dalla maggiore
lunghezza e dalla mancanza del filo perché destinato a colpire di punta. Per
tale motivo si presentava come un’arma molto acuminata ed a sezione in genere
triangolare; nei secoli dal XIV al XVI ne era dotata la cavalleria pesante.
Smesso l’uso bellico restò la destinazione come arma cerimoniale, tant’è che, nel
‘700, dalla Santa Sede, per ben quattro volte e per l’abnegazione mostrata dall’Ordine
nella tuitio fidei, fu conferita, ai Gran Maestri dell’Ordine di Malta, con la
cerimonia detta, appunto, dello Stocco e del Pileo. Tale cerimonia è però più
antica e ce n’è traccia sin dal 1386, quando Papa Urbano VI l’assegnò al
Gonfaloniere della Repubblica di Lucca Forteguerra de’ Forteguerra. Il Papa era
ospite a Lucca per il Natale e volle ringraziare il Forteguerra per il servizio
da lui svolto come chierichetto nella Messa di Natale con un done particolare: "un
cappello di bievora, foderato di vaio, con una aquila di perle in quello
rachamata, e una spada col polso et elsa dorato, con la guaina di vegliuto
vermiglio, con una cintura grande d'una fecta di seta coperta tucta d'aguile
d'argento dorate"
In ricordo di quel prestigioso dono il Gonfaloniere, da quel lontano 1386,
ebbe sempre a sfilare accompagnato dal suo paggio particolare che recava in
mostra il famoso stocco d’oro donato dal Papa.
LA ROSA D’ORO
Altra importante onorificenza papale di cui Lucca fu insignita ben due
volte era: La rosa d’oro.
La prima Rosa d’oro fu donata, in occasione di una sua visita a Lucca, dal
Papa Gregorio XII a Paolo Guinigi nel 1408 per i meriti avuti da Lucca nella
difesa del Papato mentre la seconda fu donata da Papa Pio IV nell’anno 1565.
Era tradizione che il Gonfaloniere esponesse “la rosa d’oro” sulla tavola in
occasione dei pranzi ufficiali. Ultimamente La rosa d’oro viene donata dal Papa
non più ai singoli bensì alle Nazioni che più si sono distinti in atti di
giustizia e di pace.
Massimo Baldocchi
Vicario della Compagnia Balestrieri Lucca
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